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Il cane dell’architetto

18 giugno 2012

Il cane, forse sentendosi nelle buone mani della padrona, era molto alterato e più arrogante che mai. Per cominciare entrò in taxi, sul sedile,ringhiando, e semmai sarei stato io ad avere avuto il diritto di ringhiare, dal momento che era lui a essere entrato nel mio territorio, e poi mi aveva pure annusato.
Anche riguardo questo aspetto vorrei aprire una parentesi.Che un cane entri nella mia macchina e mi annusi, io potrei non essere d’accordo. Se fosse una persona a entrare nel mio taxi e passivamente annusasse il mio odore, buono o cattivo che sia, ciò potrebbe essere relativamente normale, ma per un cane il discorso cambia. Il cane percepisce un odore che è unico al mondo e in base alle tracce molecolari che appartengono

Il cane dell'architetto_Giovanni Ubezio

Il cane dell’architetto

esclusivamente a ognuno di noi, lui ti identifica, ti classifica e stabilisce subito se gli vai a genio o no; solo Dio sa quante informazioni passano dal tuo corpo al suo naso. È sufficiente una brevissima fiutata e la frittata è fatta.Nella sua testa si crea una sorta di istantanea indelebile sul soggetto e tu entri da subito a fare parte per sempre del suo grande archivio olfattivo. È addirittura peggio di una persona che legge la tua carta d’identità e conosce il tuo codice fiscale o il tuo certificato medico: probabilmente infatti il cane, annusandoti, può anche capire se sei ammalato o no. Tutto questo non equivale a una violazione della privacy? Fortunatamente…

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